Favola triste di un cane playboy
  dal 21 Maggio 2016 al 15 Settembre 2016
<b>Favola triste di un cane playboy</b>

Era un bel pomeriggio soleggiato di primavera in Versilia. Due femminucce di Gello, nel comune di Camaiore, stavano tranquillamente giocando in giardino quando, all’improvviso, comparse uno sconosciuto. Aveva approfittato di un’apertura sulla rete della proprietà per intrufolarsi in quella accogliente dimora. Richiamato dal profumo inebriante e dalla bellezza travolgente delle due giovani, l’estraneo, ignaro di quali sarebbero state le conseguenze, ebbe un rapporto sessuale con una delle due.
Ma una sola non gli bastava. Trascorreva intere notti insonni a cercare di conquistare l’altra femmina. Neanche lui sapeva se si trattasse di un colpo di fulmine o di un mero istinto sessuale, ma la voleva, la desiderava ogni giorno di più. Così, aspettò il momento giusto e, quando sembrava che nessuno lo stesse guardando, entrò di nuovo in casa delle due. Gli costò davvero cara quella “sveltina”: gli costò la castrazione. Niente più sesso per colpa di un’avventura finita male.
Già, perché quel giorno, vicino all’abitazione non c’erano soltanto lui e le due giovani. C’era anche la polizia municipale e c’era anche un’abitante di quella casa. Avevano visto tutto. Tutti sapevano chi avesse commesso quegli atti osceni all’aria aperta.
Così, per Lucky, cane meticcio di 6 anni, non ci sarà più nessun’altra avventura. La padrona di casa che viveva con le due cagnette Labrador, stanca di dover sempre cacciare quell’intruso indesiderato, aveva chiesto al padrone di Lucky, Marco Dini, di riparare al danno compiuto dal suo amico. Marco ha dovuto pagare 180 euro di iniezione anticoncezionale per la prima “sveltina” e 100 euro per la seconda. Non solo. La faccenda ha preso davvero una brutta piega quando Lucky è stato, purtroppo, costretto alla castrazione. «Nonostante quello che gli è capitato, il mio amico è il solito spirito libero, – ha detto Marco Dini – non cambierà mai». Non è stato così, invece, secondo quanto riferisce il padrone di Lucky, per una delle due cagnette, la quale, a detta della padrona, ha subito un vero e proprio shock e non si è ancora ripresa. Una spiacevole vicenda che ha comportato un’amara punizione per il focoso Lucky. Sull’adeguatezza della misura adottata ognuno potrà concordare o meno. Chissà, invece, che cosa ne pensa il giovane meticcio e chissà come sarebbe il mondo se tali condanne fossero previste anche nei confronti degli esseri umani.

Chiara Buratti